giorno 96 - 24 novembre 2006 | |||
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È giunta l'ora di prendere una decisione drastica, che rimando da tempo. Di malavoglia e con sommo rancore, abbiamo deciso di lasciare inesplorato il New Mexico (White Sand Dunes, Albuquerque, Santa Fe, Taos) e di prendere invece l'autostrada I-10 che attraversa il Texas e ci porta nel profondo sud del paese. L'anternativa sarebbe stata la I-40 via Oklahoma City, Memphis, ecc. Invece, andiamo al parco nazionale Big Bend, per proseguire poi via Houston, New Orleans, Savannah, fino a casa... So che potrebbe sembrare la scelta sbagliata per molti, ma in realtà c'è un motivo valido: abbiamo già programmato una vacanza per l'anno prossimo che ci porterà a vedere il New Mexico. C'è difatti un angolino tra lo Utah e l'Arizona che abbiamo scavalcato in questo viaggio (Glen Canyon, Page, il parco nazionale della Foresta pietrificata) e in quell'occasione andremo anche a Santa Fe e nei pueblos dei dintorni. D'altro canto sappiamo che un viaggio apposito nel profondo sud non lo faremmo mai, quindi meglio vederlo adesso una volta per tutte. Non ci ispira molto... Siamo di nuovo nel deserto Chihuahua, ma questa volta sbucano all'orizzonte alcuni pozzi di petrolio e altri di acqua. Le zone recintate a filo spinato recano cartelli del tipo: "Attenzione: possibile presenza di gas velenosi". Bello il Texas... Attraversiamo (di corsa) la cittadina di Pecos - patria del primo rodeo al mondo (!!!); la via principale è un susseguirsi di case decrepite, le solite officine meccaniche, una pompa di benzina che raddoppia lo stipendo come negozio di liquori, una lavanderia e un negozio di krafen con tanto di cartello dipinto a mano: "Ciambelle di misura texana". Eh sì, il Texas è lo stato più grande degli USA, ed i texani non perdono un'occasione per vantarsene (dovrebbero invece vergognarsi di una persona che so io). Anche i cartelloni pubblicitari di McDonald's sull'autostrada reclamizzano un hamburger "di misura texana" - a vederlo sembra altro quanto mio marito e sono sicura che lo vendono solo qua. C'è un museo in paese che raccoglie cincaglieria del Far West. Davanti al centro sociale, un cartello annuncia che il Club degli ottimisti da oggi in poi si riunisce di mercoledì. Ci vuole una buona dose di ottimismo per sopravvivere in un posto come questo, penso. Neanche il benzinaio all'incrocio con l'autostrada è riuscito a sopravvivere: la stazione è decrepita, arrugginita con mezzo tetto di lamiera sfasciato. E noi proseguiamo nel deserto verso Fort Stockton. Siamo in quella parte del Texas che su una cartina geografica sembra un gomito conficcato nel fianco del Messico. Praticamente nel bel mezzo del niente. La strada che attraversa il parco però è molto panoramica e ci porta dritti dritti all'ufficio turistico per la consueta cartina. Usciamo dal parco verso est per trovare campeggio a Terlingua, da dove vorremmo prenotare un giro in gommone per domani sul Rio Grande. Il caso vuole che il campeggio sia proprio dirimpetto all'ufficio escursioni e in quattro e quattr'otto abbiamo un posto per la notte e biglietti per la gita di domani. Ci avanza tempo per andare a vedere la città fantasma della vecchia Terlingua con la Vespa. Dopo 10 km rallentiamo all'avvistamento di un gruppo di case derelitte dall'aspetto abbandonato. Ma non sembrano una ex-miniera. Ci accorgiamo invece che sono abitate. Proseguiamo un altro po' ma non vediamo la città fantasma. Una città fantasma per eccellenza: invisibile. Torniamo affranti al campeggio e dalla cartina notiamo che avevamo preso la strada sbagliata. Ma ormai si è fatto tardi... Ci passeremo davanti domani prima della gita con i gommoni. In campeggio, vado a fare due passi lungo una strada sterrata che si perde dietro delle montagne e mi imbatto nel primo "bipbip" dal vivo (l'uccellino californiano che fa dannare il coyote nei cartoni animati - Geococcyx californianus). Non ne avevo mai visto uno prima a parte nei cartoni del coyote e pensavo che fossero un po' più grandicelli. Provo a seguirlo ma è veloce e si dilegua. E io non voglio fare la fine del coyote... |
![]() No, non è il tramonto, questa volta è l'alba. |
![]() Sono le 5,45 del mattino. |
![]() Benvenuti in Texas, fiera patria del Presidente George W. Bush, dice la scritta sotto. No comment. |
![]() Benvenuti al parco nazionale Big Bend (Grande curva o Grande piega, boh). |
![]() Cime frastagliate in lontananza. |
![]() Stesse cime con un po' più di deserto davanti. |
![]() Panorama ravvicinato mentre ci addentriamo nel parco. |
![]() Un altro. |
![]() Negozio di alimentari a Terlingua, il cartello dice Chiuso ma era pieno. |
![]() Andiamo alla ricerca della città fantasma. |
![]() Che sia dietro quella curva? |
![]() O forse dietro quella montagna? |
![]() Forse è qua. |
![]() Oppure laggiù? |
![]() Proprio non la vediamo. |
![]() Tramonto in campeggio. |
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